La dislessia è un disturbo specifico della decodifica della lettura e dalla difficoltà di leggere e scrivere in modo corretto e fluente.
Può essere acquisita o evolutiva.
La dislessia acquisita è causata da una lesione al cervello di persone che sanno già leggere. Esistono diversi tipi di dislessia acquisita:
- La dislessia superficiale: è un deficit della lettura globale, caratterizzato dalla difficoltà nel riconoscere le parole per intero e chi ne soffre è obbligato ad analizzarle fonologicamente;
- La dislessia fonologica: possono leggere le parole nel loro insieme ma non sono in grado di analizzarle fonologicamente;
- La dislessia diretta: le persone con questo tipo di disturbo possono leggere le parole ma non comprendono il significato di ciò che stanno leggendo.
La dislessia evolutiva invece è una difficoltà nella lettura che diventa evidente quando i bambini imparano a leggere, e questo disturbo potrebbe implicare anomalie in alcuni circuiti cerebrali.
I sintomi della dislessia evolutiva si manifestano per la prima volta nell’infanzia, e tendono a ricorrere nelle famiglie, suggerendo la presenza di una componente genetica.
Per riconoscere la dislessia in un bambino devono essere presenti alcuni fattori, anche se ogni dislessico è diverso dall’altro, essa infatti si presenta come un insieme di caratteristiche che ogni persona condivide in misura più o meno estesa. Sicuramente i segnali più importanti sono un’inattesa difficoltà nell’acquisizione della lettura e della scrittura. Il bambino dislessico ha difficoltà scolastiche, che di solito compaiono già nei primi anni di scuola e persistono nel tempo. Il bambino compie spesso errori caratteristici, come l’inversione di lettere e numeri e la sostituzione di lettere, a volte non riesce ad imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell’alfabeto. Può fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali e può avere difficoltà ad esprimere verbalmente ciò che pensa. Anche dopo la scuola primaria persistono lentezza ed errori nella lettura, che possono ostacolare la comprensione del testo scritto, e i compiti scritti richiedono un forte dispendio di tempo. Il bambino appare disorganizzato nelle sue attività, sia a casa che a scuola. Ha difficoltà a copiare dalla lavagna e a prendere nota delle istruzioni date a voce. Talvolta perde la fiducia in se stesso e può avere alterazioni dell’umore e del comportamento.
Per aiutare gli studenti nell’apprendimento e nello svolgimento dei compiti sono stati previsti, in data 5/10/2004 dal MIUR, ad opera della Direzione Generale per lo Studente, una serie di strumenti compensativi e dispensativi